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LE PAROLE DEL LAVORO



Inquadramento del lavoratore

 

Le norme di legge in materia distinguono i prestatori di lavoro subordinato in: dirigenti, quadri, impiegati e operai.

La contrattazione collettiva ha, per parte sua, individuato le qualifiche o i livelli nei quali i lavoratori debbono essere inseriti in relazione alle mansioni loro affidate, stabilendo altresì, in corrispondenza a ciascuna qualifica e/o livello, il relativo trattamento economico-normativo.

Secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, l'inquadramento del lavoratore deve essere determinato come segue:

 

- accertamento delle mansioni concretamente svolte;

 

- disamina delle categorie, delle qualifiche e dei livelli previsti dal contratto collettivo applicato o applicabile al rapporto;

 

- individuazione della categoria e della qualifica o livello corrispondenti alle mansioni concretamente svolte dal lavoratore.

 

Riferimenti normativi: art. 2095, codice civile

 

Studio Associato Graffigna & Ravaioli Consulenza del Lavoro